Recensioni » .hack//infection

 

Data di uscita: Giappone 20/06/02 - America 10/02/03 - Europa 26/03/04
Sviluppatore:Bandai Namco
Giocatori: 1
Autore della recensione: Askeron
Versione del gioco: europea

Una vita parallela. Un altro nome. Un'altra identità. Un altro mondo.
Questo è ciò che il normale "newbie" si trova davanti una volta fatto il proprio ingresso nelle lande di un normale gioco di ruolo online.
Questo è ciò che Kite si aspetta di trovare.
Ma questo non è un normale gioco di ruolo online, e Kite non è un semplice newbie...

Kite, codesto (s)conosciuto.
Coloro che hanno già giocato ad un MMORPG potrebbero essersi resi conto del fatto che, a causa dell'enorme numero di giocatori iscritti, ci si ritrova ad essere uno sconosciuto tra altre migliaia di sconosciuti.
In fondo, tra così tanti players, solo i veterani che giocano da molto tempo riescono ad acquistare fama tra gli utenti, mentre il nome degli altri risulta anonimo a tutti, esclusi i propri conoscenti.
Ed è qui che .hack//infection (come anche gli altri episodi della serie) trova il suo maggior punto di distacco dai classici MMORPG per PC.
Nonostante il gioco prodotto da Cyber Connects (team interno ad Atari) e distribuito da Bandai riesca dignitosamente nel suo intento di simulare un RPG online, esso porta il giocatore a vivere un'esperienza da protagonista assoluto del gioco, il che non accade nei MMORPG veri e propri.
Difatti Kite, spinto ad iscriversi all'immaginario MMORPG The World dall'amico Yasuhiko, si trova al centro di eventi che lo porteranno a distinguersi, assieme ad altri utenti che conoscerà via via, dall'enorme massa di players che può contare ben 20 milioni di membri (attenzione stiamo parlando degli scritti a The World, il MMORPG "ideale" a cui Kite si è iscritto, non del numero di acquirenti di .hack//infection).
Della vita reale di Kite non si sa nulla, eccetto che è amico di uno dei giocatori più popolari di The World, ovvero Yasuhiko, in arte Orca del Cielo Azzurro; costui accompagna Kite per i suoi primi passi all'interno del Mondo, fornendogli le informazioni necessarie in un tutorial che insegnerà al giocatore come affrontare i combattimenti e come utilizzare al meglio la telecamera.

E qui si comincia
Dopodiché Orca accompagna Kite in un dungeon (un sotterraneo che pullula di mostri ed oggetti da raccogliere); questo si presenta diverso dal solito, tanto che lo coppia è tentata di inoltrarsi più a fondo nel sotterraneo per scoprire la causa dell'anomalia…ed è così che la vicenda ha il suo inizio.

Visione generale
Ciò che ci si trova davanti una volta inserito il dvd nella console è molto curioso e di sicuro no ha eguali tra i giochi per PS2: appare un browser dal quale si può accedere a varie opzioni: si può innanzitutto entrare in The World oppure leggere cosa si dice sul forum dedicato (in alcuni casi sarà necessario leggere alcuni post del forum per poter proseguire con l'avventura) che può essere considerato una sorta di "gioco nel gioco", si può controllare la propria casella di posta per leggere le e-mail inviateci dagli amici che ci faremo proseguendo nel gioco, si possono conoscere le news dal mondo (il nostro mondo nel 2010, in pratica è come sapere cosa succederà nel futuro) ed infine modificare lo sfondo visivo e musicale del browser (i pochi sfondi presenti all'inizio verranno presto sostituiti da altri sbloccati soddisfando determinate condizioni durante le proprie scorribande in The World).
Una volta selezionata l'opzione "Entra" ci si ritrova nella città base di The World; inizialmente una sola città base sarà disponibile, ovvero la città del server Delta, il primo che andremo a visitare.
Si tratta di una città come quelle che si vedono solitamente nei MMORPG: negozio d'armi, negozio d'oggetti, area per depositare gli oggetti in eccesso (la capacità di carico del nostro Kite è infatti limitata ad un massimo di 30 diversi tipi di oggetti, per i quali potremo portare fino a 99 unità cadauno) e un sacco di altri utenti controllati dal computer coi quali è possibile barattare oggetti, armi ed accessori.
Quest'ultima pratica è proprio quella che consentirà di affrontare i primi pericoli di The World senza problemi: il giocatore che si procurerà equipaggiamenti di alto livello per il proprio party dagli avventurieri incontrati in città avrà la vita facile, almeno per la prima metà dell'avventura; bisogna comunque tenere un occhio su qual è la classe dell'arma che stiamo scambiando per non ritrovarci poi a "piangere" per aver ceduto un potente oggetto in cambio di un'arma che risulta inutilizzabile dai nostri personaggi.
Ebbene sì, ogni personaggio appartiene ad una classe che ne limita gli oggetti equipaggiabili: un appartenente alla classe Incantatore non potrà equipaggiare una spada e allo stesso modo uno Spadista non potrà equipaggiare una lancia.
La classe di Kite è la "Due Lame", caratterizzata da una grande velocità d'attacco che viene controbilanciata da un ridotto valore di forza e dall'impossibilità di indossare le corazze pesanti. Tenete a mente, quando acquistate una corazza pesante, che questa non potrà essere equipaggiata da un Due Lame o da un Incantatore.
Kite si muove assieme a due compagni che possono essere aggiunti al gruppo grazie all'opzione "Convoca compagni" del menù. Può far sorridere il fatto che i propri compagni possano sembrare degli asociali che trascorrono in The World la loro intera esistenza: non vi capiterà quasi mai che un conoscente non sia disponibile per aiutarvi.
Essendo poi questo un "simulatore di MMORPG", non sarà possibile intervenire direttamente sull'equipaggiamento dei propri compagni, perciò sarà necessario scambiare o regalare ai propri soci ciò che gli si vuole far indossare; più oggetti si regalano ai propri compagni, maggiore è il loro "affetto" verso il caposquadra. In caso uno dei nostri contatti ci prendesse particolarmente in simpatia, ci invierà delle e-mail; tali mail possono, volendo, essere trascurate, essendo inutili ai fini dell'avventura, ma rispondendovi si potranno portare avanti conversazioni interessanti nelle quali si scopriranno informazioni sulla vita reale dei propri commiliti.

Bellic Engine
Non vogliamo mica restare per sempre tra le rassicuranti mura delle città, vero? E allora sarà bene convocare due compagni di viaggio (o meglio, compagni d'arme) che ci daranno man forte nei combattimenti una volta che intorno a noi non ci sarà altro che lande battute dal sole e dalla pioggia, distese innevate ed insdiose foreste; non appena i due compagni scelti ci avranno raggiunto (vale a dire dopo una manciata di secondi), bisognerà recarsi dal teletrasporto presente in città, ovvero il mezzo di collegamento tra le aree sicure e quelle pericolose. La serie .hack si avvale della tecnica già incontrata in altri GdR quali Dark Cloud, Dark Chronicle e non solo: i dungeon sono generati casualmente dalla macchina, il che significa che ci troveremo in catacombe costituite principalmente da corridoi e stanze più o meno grandi nelle quali non dovremo far altro che terminare le creature che ci ostacoleranno e raccogliere gli oggetti che ci lasceranno come ricompensa.
Non vi è alcuna tattica particolare che va applicata per non rischiare la morte: è sufficiente avvicinarsi al nemico è premere ripetutamente il tasto X, fino a che non avremo attorno nient'altro che cadaveri; due soli accorgimenti andrebbero tenuti a mente: è bene cercare di affrontare i nemici più grossi uno alla volta senza farsi circondare ed è altrettanto bene tenere sott'occhio la barra vitale degli alleati, dato che questi non sempre seguono l'accorgimento n°1... in caso i nemici avessero approfittato della limitata intelligenza dei compagni sarà sufficiente premere il tasto quadrato, grazie al quale si apre il menù utile dispensare ordini agli alleati, e selezionare l'opzione "pronto soccorso". Questa è sicuramente l'opzione che vi tornerà più utile, dato che la difficoltà media dei combattimenti rende superfluo ogni comando impartibile agli alleati ad eccezione del "pensa a curarti da solo altrimenti ti lascio morire".
Un discorso diverso va invece affrontato per i boss: la trama di .hack//infection si snoda attorno ad un virus che va dilagando in The World portando ad anomalie quali utenti che finiscono in coma dopo una partita (!), aree di gioco visibilmente insatabili e... mostri dagli HP infiniti. Saranno queste bestie a rappresentare i (pochi) boss che incontreremo nell'avventura.
"Ma come si possono sconfiggere dei nemici immortali?" viene spontaneo chedersi. Ebbene, il protagonista Kite dispone di un oggetto molto particolare: un braccialetto che le conferisce due poteri estremamente utili; il primo è ciò di cui abbiamo bisogno per disfarci dei mostri immortali: la cosiddetta "Fuga di dati" permette a Kite di riscrivere il codice di The World, arrivando quindi a modificare i parametri dei propri antagonisti, indebolendoli. Tale abilità può sì essere usata su avversari immortali per renderli mortali, ma torna utile anche contro i normali nemici di un dungeon qualunque: la fuga di dati trasforma ogni mostro nellombra di sé stesso; sarà quindi possibile sbarazzarsi di nemici di livello superiore al nostro grazie al semplice uso di quest'abilità, ottenendo nello stesso oggetti che possono variare dai nuclei di virus (necessari per il funzionamento della seconda abilità donataci dal braccialetto) alle armi/armature.
L'uso dell'abilità in questione non è però illimitato: ad ogni fuga di dati effettuata, l'infezione virale si diffonderà sempre di più in Kite fino al punto di causarle dapprima la perdita di punti esperienza, ed in seguito la morte. Si può conoscere lo stadio d'avanzamento dell'infezione nel menù abilità: selezionando Fuga di dati apparirà la sagoma di Kite e, a seconda del colore di questa, si può monitorare lo stato di salute del protagonista; l'unico modo per far regredire l'infezione virale è quello di far fuori un po' di nemici secondo il metodo tradizionale fino a quando la condizione dell'eroe non si sarà ristabilita.
La seconda abilità riservata a Kite è l'Hacking dei portali: abilità non utile in combattimento ma fondamentale per progredire col gioco, consente di accedere ad aree cui gli amministratori del Mondo hanno bloccato l'accesso per ragioni di sicurezza; per violare i portali delle aree protette sarà necessaria una certa quantità di nuclei di virus di un certo tipo (i diversitipi di nuclei di virus sono contraddistinti da lettere diverse) che si possono ottenere effettuando la Fuga di dati su nemici e boss.

Visione approfondita
Equipaggiamento: ogni personaggio può equipaggiare contemporaneamente un'arma, un elmo, una protezione per il corpo, una per le braccia e una per le gambe.
Nella scelta dell'equipaggiamento per i personaggi è importante ricordare che non sempre una corazza con valore di difesa più alto è migliore di un'altra: ogni protezione porta con sé le abilità che l'indossatore potrà utilizzare, perciò se volete un personaggio che disponga di una magia di cura potreste vedervi costretti a sacrificare qualche punto di difesa in più per poterlo rendere un curatore; solo la Fuga di dati di Kite è slegata da questo discorso, e sarà sempre disponibile.
Inoltre, come detto precedentemente, non è possibile modificare personalmente l'equipaggiamento degli alleati: questi indosseranno automaticamente le protezioni coi valori più alti che verranno loro regalate o scambiate, portando però, certe volte, al rimpiangere i propri doni: non capiterà mai, infatti, che un compagno indossi un'armatura con parametri inferiori a quella attualmente equipaggiata, e dato che le magie di cura sono assenti negli equipaggiamenti più avanzati ci si potrebbe trovare senza curatori nel party.
Va ricordato inoltre che alcune classi sono limitati nel numero di armature equipaggiabili: le corazze più pesanti non potranno mai essere indossate da Due Lame e Incantatori (poco male, dato che difficilmente vi troverete con un incantatore nel gruppo, a meno che non sia richiesto per poter proseguire con la storia).

Personaggi: il look dei personaggi è ottimo: Yushiyuki Sadamoto, autore del celebre Evangelion, ha fatto un ottimo lavoro nel plasmare creature dall'aspetto accattivante. La caratterizzazione è buona ma ben lontana da picchi come Final Fantasy VII o Xenosaga. Si potranno conoscere maggiori dettagli sulle controparti reali dei giocatori incontrati in rete grazie all'apposito sistema di mailing. Vi sono due personaggi segreti, che si uniranno al party a seconda della vostra generosità.
Storia: l'opera di .hack si divide in quattro volumi, di cui infection è un semplice prologo degli avvenimenti a venire: la vicenda subirà risvolti inaspettati nel volume successivo a quello qui trattato; nuovi dubbi, nuove domande. Che le risposte a lungo cercate possano finalmente arrivare una volta giunti all'ultimo volume?

Grafica: pur essendo giunto nei negozi europei in data 2004, lo sviluppo della serie risale al 2001; questo implica una certa vetustà del motore grafico in dotazione. Sia chiaro, non ci troviamo di fronte ad un abominio inguardabile, ma non si può sorvolare sulla spogliezza degli ambienti e sullo scarso dettaglio dei personaggi.

Comandi: al tasto X è riservato l'attacco del protagonista; con triangolo si apre il menù con opzioni del tipo "oggetti", "abilità" e via di questo passo, mentre grazie al quadrato potremo usufruire del menù adibito all'impartizione d'ordini ai compagni di squadra. Kite si muove grazie alla levetta analogica sinistra, mentre con quella destra è possibile regolare posizione e profondità della telecamera; R2 riporta automaticamente la telecamera a media distanza dalle spalle del protagonista.

Città: due sole le città visitabili in questo primo capitolo della saga: la prima si articola sulle acque di un fiume, oltrepassabile grazie ad un ponte sempre molto affollato, la seconda si trova sulle impervie alture che ci saranno precluse fino a circa metà di questa prima parte dell'avventura in nome .hack; proprio come ci si aspetterebbe, in città troviamo i classici negozi di pozioni, armi/armature e incantesimi, anche se l'esercizio che ci si trova a visitare più spesso e quello in cui è possibile depositare gli oggetti che eccedono il limite di carico di Kite (fino a 99 unità di 30 tipi diversi di merci). Ciò che però differenzia le città di .hack da quelle della maggior parte degli RPG per ps2 è la possibilità d'interazione con ciascuno degli avventurieri giunti nel borgo per prendersi una pausa dagli scontri armati: avvicinando un passante qualunque, si renderà disponibile l'opzione "scambia" grazie alla quale sarà possibile esercitare un baratto simulato di oggetti, proprio come avviene in un qualunque MMORPG. Lo scambio è il metodo migliore per procurarsi oggetti di alta qualità in ogni momento e per sbarazzarsi di quelli inutili.

Combattimenti: basilari, si risolvono quasi sempre con la pressione ripetuta del tasto X. Contro alcuni boss sarà utile farsi curare dagli alleati (leggere la prima parte della recensione per maggiori info sui combattimenti).

Dungeon: random, ovvero generati combinando a caso corridoi e stanze di dimensioni variabili. Dal momento in cui entrerete in un dungeon a quello in cui ne raggiungerete il fondo, ci sarà solo da eliminare mostri ed aprire forzieri; questi ultimi si possono trovare in due varianti: i normali forzieri che contengono un oggetto o una pergamena magica, e i forzieri con trappola che per poter essere aperti richiedono la disattivazione della trappola, effettuabile grazie ad un oggetto dal basso prezzo acquistabile in città (il Filo della Fortuna). Nei forzieri con trappola (di colore blu) si trovano solitamente armi o armature.
Nell'ultimo piano del dungeon sarà sempre presente una statua che, una volta raggiunta, regalerà all'avventuriero tre oggetti rari: equipaggiamenti o reliquie dal grande valore commerciale, utili alla vendita e allo scambio. L'accesso alle aree all'aperto, dalle quali sarà poi possibile raggiungere il dungeon, avviene in questo modo: recandosi al teletrasporto presente in città, il giocatore si troverà davanti ad un elenco di parole combinabili tra loro; immaginatevi tre colonne con una decina buona di parole ognuna. Dopo aver combinato le tre parole, apparirà una scheda che ci informerà sul livello medio dei mostri e sul principale attributo elementale di questi.

Longevità: la serie .hack si può considerare come un unico gioco diviso in quattro parti, ciò implica che la stessa longevità dei singoli volumi dell'opera sia mutilata: l'avventura principale può essere portata a termine in 15 ore che diventano una ventina se si va alla ricerca degli oggetti rari nascosti in alcuni dungeon particolari (per tale ricerca è consigliabile ricorrere ad una guida).

Oltre alla storia: oltre a seguire il solo sviluppo narrativo, c'è poco da fare. Ogni tanto, sul forum dedicato a The World, appariranno messaggi che invitano gli utenti a partecipare a delle sfide in determinate aree: si tratta di sfide in cui bisogna rincorrere e colpire il folletto che ha lanciato il guanto di sfida; cinque sono le sfide di questo tipo, ed ognuna di queste si renderà disponibile una volta raggiunto un certo traguardo nel corso dell'avventura principale; ogni folletto sconfitto ci ricompenserà con una protezione per una precisa parte del corpo. Tali protezioni non possiedono mai valori di difesa alti, ma potrebbero sprigionare un diverso tipo di potere se indossate tutte contemporaneamente...
Altra attività alternativa è l'allevamento dei grunty. Tali animali, a metà tra il maiale e l'ippopotamo, possono essere incontrati solo nella seconda città; inizialmente di piccole dimensioni, i grunty possono essere nutriti con gli alimenti trovati nelle lande esterne alle città e nei dungeon. Più mangiano, più diventano grossi, fino a divenire adulti. I grunty adulti sono utili poichè possono scambiare oggetti più utili di quelli in dotazione dei normali giocatori presenti in città.
Un breve dungeon segreto (che termina con un boss molto potente) e la possibilità di andare alla ricerca di oggetti dai grandi poteri nei dungeon chiudono la lista.

E' da comprare?
Considerata la scarsa longevità, no.
E' più conveniente affittarlo o farselo prestare, se si è interessati.
Il prezzo intero del prodotto nuovo è di 39,99€

Pregi:
-Sembra davvero di giocare ad un MMORPG
-Ottimo character design
-E' divertente scambiarsi e-mail con i propri compagni

Difetti:
-Per quanto riguarda la storia, costituisce un semplice prologo
-Molto corto
-Veste grafica di basso livello

Voto: 64/100

Commento: la grafica vetusta, i combattimenti banali e i dungeon ripetitivi non permettono al voto di raggiungere un valore più altro di questo; in ogni caso, .hack rappresenta un esperimento molto originale, con personaggi belli da vedere e una storia che, dal secondo volume in poi, sarebbe riduttivo considerare interessante. E' in definitiva un gioco da provare per gli appassionati di GdR (ma se siete capitati da queste parti immagino che lo siate), anche se come ho detto prima è preferibile affittarlo piuttosto che acquistarlo.