Recensioni » Tales of Eternia

 

Data di uscita: Giappone 30/11/00 (PS) / 3/03/05 (PSP) - America 10/09/01 (PS) - Europa 10/02/06 (PSP)
Sviluppatore: Bandai Namco
Giocatori: 1
Autore della recensione: Zio Name
Versione del gioco: (PS) americana

cover giapponese PS cover europea PSP

Tales of Eternia è il terzo capitolo della saga di Namco. Uscito per PlayStation, ma erroneamente chiamato Tales of Destiny II, è stato poi riproposto con il titolo corretto su PlayStation Portable nel 2005, ma è arrivato in occidente solo un anno dopo. La versione usata per questa recensione è quella PlayStation.
Questo gioco sfrutta al massimo tutte le sue carte, offrendo un gameplay ottimale, una storia di tutto rispetto, una buona OST e una discreta longevità.

Trama
La storia inizia con il protagonista, Reid, che discute con la sua amica Farah, ma tutto ad un tratto, dal cielo precipita un astronave, dalla quale esce Meredy, una ragazza che parla una lingua sconosciuta, ma che pare voglia avvertire i due ragazzi di un qualche pericolo. In seguito all'attacco di un personaggio misterioso, Reid e Farah decideranno, seppur capendo Meredy solo a gesti, di partire per aiutarla e scoprire cosa vuole da loro. Il viaggo si rivelerà molto più grande e importante di quello che poteva sembrare in partenza, ricco di colpi di scena, momenti tristi e comici e personaggi indimenticabili.
Peccato che alcuni risvolti della trama si riescano a comprendere abbastanza facilmente.

Gameplay
Come gli altri Tales of, Eternia sfrutta il Linear Motion Battle System. Questo sistema offre una visuale laterale della schermata di battaglia, con personaggi e mostri visualizzati in un ambiente 2D, liberi di muoversi liberamente, persino durante l'esecuzione di abilità e magie. Il giocatore controllerà un solo personaggio in tutto e per tutto, mentre gli altri saranno lasciati agire autonomamente, secondo le impostazioni della AI, modificabili tramite l'apposito menù.
Per quanto riguarda le abilità, alla Namco si sono ingegnati per bene: Reid e Farah, dispongono di due tipi di attacco, rispettivamente "Slash" e "Thrust" per Reid, "Punch" e "Kick" per Farah. Ogni tipo di attacco, man mano che viene usato, aumenta di efficacia e di livello, e di conseguenza, una volta raggiunti determinati livelli, vengono apprese nuove tecniche. Le tecniche più potenti, oltre ad aver raggiunto un determinato livello nelle suddette statistiche, richiedono ulteriori requisiti, come l'aver usato una o più tecniche un determinato numero di volte.
Per quanto riguarda le magie, queste vengono apprese dai due maghi del gruppo mediante l'utilizzo di due "Craymel Cages", due "gabbie" dove vengono piazzate le invocazioni ottenute (chiamate per l'appunto "Craymels"), le quali attraverso le battaglie ottengono punti esperienza e salgono di livello come i personaggi, e man mano che questo accade permettono di apprendere nuovi incantesimi attraverso il comando "Fringe" che unisce le due Craymel Cages, sintetizzando così gli incantesimi. Ovviamente non è facile come sembra, in quanto, molti degli incantesimi vengono ottenuti sintetizzando più Craymel tra loro, inoltre può essere necessario che i Craymel siano disposti in determinate maniere, nelle Craymel Cages. Ma in questo il gioco ci viene incontro, avvisandoci di quando è possibile ottenere un nuovo incantesimo o se sia necessario spostare i Craymel per ottenerlo.
Per il resto, è un classico jRPG, con sistema di crescita a livelli, equipaggiamenti classici ed esplorazione di città e dungeon.

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Grafica
Graficamente, Tales of Eternia è una vero piacere per gli occhi. Il mondo di gioco e rappresentato mediante un splendido 2D, ricco di particolari e molto colorato, e con effetti grafici come i riflessi dei personaggi su specchi, pavimenti e ogni altro materiale riflettente, che non fanno altro che impreziosire il tutto, ma senza renderlo troppo pesante.
I personaggi, sempre in 2D, sono animati da ottimi sprites, con tutte le animazioni al posto giusto. Le battaglie come detto sopra, sono in 2D, mentre gli effetti degli incantesimi e delle invocazioni sono in 3D. La grafica della mappa del mondo è interamente in 3D, mentre lo sprite del personaggio resta in 2D.

Sonoro
Come nei precedenti Tales of, ritroviamo anche in questo capitolo il maestro Motoi Sakuraba, che ci offre una OST buona, ma con alcune tracce sottotono. Gli effetti sonori e il doppiaggio (in inglese) sono di ottima fattura.

Longevità
Seguendo solo la trama principale, il gioco si termina in 30-35 ore, ma se si decide di completare ogni singola side quest, il tempo aumenta notevolmente. Per completare il Monster Book e il Collectors' Book è necessario giocare il gioco una seconda volta, perché sbloccando il nuovo livello di difficoltà, chiamato Hardcore, vengono resi disponibili nuovi mostri, e un nuovo dungeon, inaccessibili ai livelli di difficoltà Normal e Hard. In conclusione il gioco gode di una buona longevità e di un buon replay value.

Conclusione
Tales of Eternia è senza ombra di dubbio un buon jRPG, ma gli manca qualcosa che lo faccia brillare come i capostipiti del genere. Consigliato comunque a tutti gli appassionati.

Trama: 8,5
Gameplay: 9,5
Grafica: 9
Sonoro: 8
Longevità: 8
Voto Complessivo: 8,5