Recensioni » Xenosaga Episode III: Also Sprach Zarathustra

 

Data di uscita: Giappone 6/07/06 - America 29/08/06 - Europa //
Sviluppatore: Monolith Soft
Giocatori: 1
Autore della recensione: Cloud_88
Versione del gioco: americana

Introduzione ad Also Sprach Zarathustra

La fine della saga
Non c'è dubbio che Episode II abbia cambiato radicalmente il futuro della saga. E non solo per le vendite disastrose rispetto al primo episodio, per l'abbandono di Takahashi, di Mitsuda, di Soraya Saga e per la delusione dei fan, che si sono ritrovati tra le mani un prodotto decisamente deludente, ma soprattutto per i numerosi tagli che Jenseits von Gut und Bose, questo il sottotitolo del gioco, ha subito nella sceneggiatura. Monolith Software si è ritrovata quindi a prendere delle decisioni importanti. La più sofferta dai fan: Xenosaga Episode III viene annunciato come l'ultimo episodio della saga, che originariamente doveva essere composta di 6 episodi, o almeno se le vendite non diranno il contrario. Meglio precisare subito: le vendite non hanno detto un bel niente (150 mila copie vendute in Giappone, ancora incerti i dati in America), quindi probabilmente la saga si fermerà qui. Ma ci sono state anche decisioni positive: Takahashi si è riavvicinato al progetto (è stato l'autore dello script di XenosagaI&II DS, di cui parlerò nella prossima sezione), l'autore dei BGM ( le musiche di gioco) di Xenosaga Episode II è stato "cacciato", e Yuki Kajiura, dopo la buona prova nelle cut scenes del precedente episodio, è diventata la sola compositrice, per recuperare almeno alcuni dei punti tagliati dalla sceneggiatura di Episode II è stato annunciato Xenosaga I&II DS, un remake dei primi due episodi ma sotto la cura completa di Tetsuya Takahashi (autore originale della serie) per Nintendo DS e Xenosaga II to III: A Missing Year, una serie di 6 episodi in flash (disponibili su www.xenosaga.jp) che narra gli avvenimenti accaduti nell'anno passato tra episode II e il nuovo episode III. Ma queste ultime due decisioni, non hanno avuto solo dei risvolti positivi. Purtroppo.

Cosa ci siamo persi? Shame on you, Monolith
Xenosaga I&II DS e A Missing Year sono stati creati appositamente per colmare i plot holes lasciati da Episode II. Così nel marzo 2006, i fan giapponesi hanno potuto acquistare il gioco per Nintendo DS e dal mese di maggio hanno potuto seguire A Missing Year dal sito ufficiale giapponese. E noi occidentali? Un bel niente. XS I&II DS probabilmente non verrà mai convertito e, nonostante fosse stata annunciata una traduzione ufficiale, ancora non si vede niente di comprensibile per quanto riguarda A Missing Year. Cosa ci siamo persi allora? Beh parecchio, a dire il vero.
Nel gioco per DS, la trama di Episode II è stata sostanzialmente modificata (anche se si arriva quasi sempre a conclusioni uguali a quelle del gioco per PS2). Per i fan, ecco alcune delle cose più importanti che vi siete persi:
- re-introdotta la morte di Sakura (muore difendendo Albedo da U-DO durante un dive nell'U-DO Simulator. Albedo successivamente dirà di essere stato lui ad ucciderla, per farsi odiare ancora di più da Rubedo e spingerlo ad ucciderlo);
- alcuni nuovi dettagli sul passato di Shion: il nome dei genitori (Aoi e Suou Uzuki), il fatto che sia stato Kevin a farla entrare a Vector e che possiede dei particolari poteri che le permettono di vedere nell'Imaginary world, il mondo in cui vivono gli Gnosis e Nephilim;
- dettagli su Heinlein, nuovo Patriarch di Ormus alla fine di Episode II e direttore di Hyams: nemmeno Margulis lo ha mai visto;
- Pilum e Scutum, i due AMWS di U-TIC che inseguono i protagonisti durante Episode II, sono due contenitori provvisori per due Vessel of Anima: Gad e Joseph;
- Apparizione dell'E.S. Naphtali, E.S. del Blue Testament (Luis Virgil);
- nuovi discorsi tra chaos e Wilhelm: Wilhelm rivela che le Vessel of Anima erano "proprietà" di chaos, nel passato.
Fortunatamente, la maggior parte di queste notizie si può facilmente ritrovare nel Database inserito in Episode III, di cui parleremo più nel dettaglio successivamente.
Per quanto riguarda A Missing Year, raccontare gli avvenimenti sarebbe lungo, complesso e non renderebbe giustizia alla storia. Sempre nel Database di Episode III, sono stati inseriti riassunti su questo episodio, ma sono abbastanza vaghi e solo nelle fasi avanzate del gioco (con aggiornamenti del database) il tutto risulta più chiaro. E' veramente un peccato, perché molte rivelazioni su Nephilim, la misteriosa bambina vestita di bianco che appare a Shion, sono concentrate nei filmati di AMY.
Monolith ha fatto di certo un errore, danneggiando abbastanza pesantemente i fan occidentali. E dire che è proprio in USA dove la saga ha avuto più successo.

Cosa è necessario per giocare a questo gioco?
Il problema di una saga è proprio che bisogna conoscere tutti gli episodi per avere una visione completa della storia. Xenosaga non fa eccezione. Per godersi al meglio il tutto, consiglio:
- giocare a Xenosaga Episode I, o almeno vedere il DVD Bonus presente nella versione PAL del gioco con la maggiorparte dei filmati (l'ideale sarebbe integrare con le cut tagliate, scaricandole da Internet);
- giocare a Xenosaga Episode II;
- Leggere lo script di Pied Piper, il gioco per cellulari uscito solo in Giappone che narra la storia di Ziggy prima che diventasse un cyborg. E' stato tradotto amatorialmente qui (http://zarathustra.kaisho.org in inglese) e parzialmente qui (http://animarelics.altervista.org in italiano).
Chiusa questa breve, ma doverosa, introduzione, è il momento di entrare nel gioco vero e proprio.

Recensione di Also Sprach Zarathustra

Ye shall be as gods... maybe
Chi ha seguito la saga fino adesso lo ha fatto ovviamente per vedere la tanto attesa conclusione dell'epica storia di Shion, KOSMOS e tutti i compagni che le hanno seguite nelle loro avventure. Xenosaga III inizia un anno dopo gli eventi di Episode II, con Shion che ha lasciato Vector in seguito alle scoperte fatte in A Missing Year, abbandonando Allen, i suoi colleghi e anche KOSMOS.
Questa volta la trama è stata sviluppata non solo attraverso le famose cut scenes che hanno caratterizzato la saga fino adesso, ma anche utilizzando dialoghi resi attraverso text boxes, il vecchio metodo utilizzato dagli RPG fino a questa generazione, tranne per il fatto che in XS III essi sono completamente doppiati. Sono tornati anche i fantastici filmati a cui ci ha abituato Monolith, ma in numero ridotto questa volta, per un totale di 8 ore (5 di text boxes, 3 di cut scenes) di trama. Se la scelta di ricorrere ad una narrazione "vecchio stile" è dovuta prevalentemente al basso budget utilizzato per il gioco, è anche vero che grazie a questi dialoghi è possibile concentrare molta più trama e concludere, o almeno tentare di farlo, la storia lasciata in sospeso dai due precedenti episodi. Eccoci arrivati alla domanda fondamentale a cui tutti vorrebbero aver risposta: Xenosaga III risponde a tutte le domande lasciate dai precedenti episodi? E lo fa in modo adeguato? Ad entrambe le domande la risposta purtroppo è incerta. Sì e no. Moltissimi quesiti trovano risposta, ma rimangono ancora diversi dubbi, in particolare su l'antagonista della saga, Wilhelm, di cui si riescono a capire molto bene gli scopi, ma decisamente meno le sue origini, le origini dei suoi strani poteri e altri "dettagli". Altro personaggio considerato poco per il suo (importantissimo) ruolo è purtroppo chaos. Se escludiamo la fine del gioco, il suo screen-time è veramente ridotto, anche se, nel complesso, abbiamo molte più informazioni su di lui che sul CEO di Vector. Addirittura, nell'ultimo dungeon, nelle cut e nei filmati (tranne rari casi) ad esclusione della parte finale, lui non è proprio presente fisicamente, nonostante in realtà ci sia. Questo mi fa pensare che forse inizialmente lo sviluppo della storia sarebbe dovuto essere differente, con chaos non presente realmente in quelle parti, per motivi a noi sconosciuti. Altri aspetti vengono affrontati solo di sfuggita dal gioco, lasciando l'oneroso compito di spiegare il tutto al Database, che ritorna dopo l'assenza in Episode II (e che ritorno!). Il database è veramente una mano santa (non per niente l'autore è Testuya Takahashi, sempre sia lodato), spiega nel dettaglio tutto ciò che viene trattato di sfuggita nel gioco. Mi viene in mente la spiegazione della funzionalità dei Testament. Senza leggere il database sarebbe impossibile capirla a fondo.

La caratterizzazione dei personaggi è sempre stata la carta in più di Xenosaga, e anche questa volta non fa eccezione. La vicenda ritorna a concentrarsi su Shion e KOSMOS, ma tutti, anche i personaggi secondari, avranno il loro momento per "risplendere". L'unica che rimane un po' in disparte è MOMO, tuttavia non possiamo lamentarci visto che era già stata sviluppata completamente nei due precedenti episodi. In particolare, finalmente Ziggy ha una sua parte veramente importante nella saga principale, e tutti i collegamenti con la storia di Pied Piper sono resi ottimamente. Anche personaggi introdotti in Ep II e considerati inutili (Canaan, Pilum, Scutum) hanno ruoli importanti in quest'ultimo episodio, che riesce a legare tutto il cast con una ragnatela di rapporti che hanno dell'incredibile. Menzione speciale va a Virgil, il cui approfondimento psicologico è veramente notevole, e soprattutto a Wilhelm. Un antagonista così non lo vedevo da tempo e sia i suoi piani, sia il suo atteggiamento mi hanno colpito molto profondamente. Oltre a lui, anche tutti gli antagonisti secondari (i Testament, Yuriev, Margulis ecc...) hanno motivazioni spiegate in modo adeguato e quasi mai si è di fronte al classico cattivone da quattro soldi. Solo un personaggio, di cui non rivelerò il nome, mi è parso abbastanza stereotipato, nonostante venga messo in contrasto con un altro che fa apparire le sue azioni quasi ridicole (potrete capire questa affermazione solo giocando).

Il ritmo del primo dvd è sul livello dei due episodi precedenti, nonostante accelleri nell'ultima parte, con un buon susseguirsi di colpi di scena che portano alla luce numerose verità, alcune volte in modo abbastanza originale e inaspettato, con qualche tocco di classe qua e là (la scena del braccio di Asher che cade e sta per colpire il party, con Jr. che inveisce contro il pilota mi è parsa molto carina). Il problema arriva quando si giunge al secondo DVD. Inizialmente la narrazione è molto simile a quella del primo, nonostante ogni tanto vengano dette delle cose pazzesche (a livello di sviluppo della storia) come se fossero niente, il tutto accentuato anche dalle reazioni "innaturali" dei personaggi, che in casi estremi mi ricordano la reazione del cast di Star Ocean 3 al colpo di scena del 4D ("Ah"). Ma è proprio l'ultimo capitolo quello che è afflitto da più "problemi". Tutta l'ultima parte sembra affrettata, per concludere il tutto il prima possibile. Rimane di buon livello, ma sembra veramente troppo accellerata in alcuni casi, lasciando un sacco di dubbi da risolvere sfogliando l'immenso database. Non è come in Xenogears. I colpi di scena anche li erano tanti, ma erano ben spiegati, mentre qui lo script fa acqua da tutte le parti. Benedetto database, sempre e comunque. Nel complesso lo script non è male, soprattutto quello del primo dvd, ma ha alcuni scivoloni di stile, dovuti anche alle traduzioni dal giapponese non proprio "magnifiche". Se non ci fosse il database tantissimo verrebbe perso. Si vede che non è scritto da Kato di Xenogears.

Purtroppo, la versione americana è stata anche barbaramente censurata (e probabilmente anche la PAL...), privandola di tutto il sangue presente nella versione JAP. In particolare, due scene molto importanti sono intaccate da essa, rendendole abbastanza ridicole. Oltre a queste due scene, i finali del primo e secondo dvd, il resto non si nota troppo, ma sembra assurdo rovinare tra le scene più drammatiche del gioco per dare un T rating, sperando di vendere di più in questo modo, tra l'altro senza nessun tipo di vero e proprio adattamento.

Così sembrerebbe che dal punto di vista della trama il gioco sia mediocre, e non è questo il mio intento. La trama in sé è ottima, ha idee molto buone, curatissima anche nei minimi dettagli e con diversi colpi di scena inaspettati, ma è penalizzata da uno script mediocre, che tralascia troppe cose.
Il finale è uno dei migliori che abbia visto da quando gioco, se non il migliore. Il vero problema è che in questo episodio c'erano troppe cose da raccontare, e purtroppo come narrazione si è andato a tagliare su quelle più importanti piuttosto che quelle secondarie, come avrebbero dovuto fare. La conclusione lascia aperte le porte per un sequel (chi ha detto i tre episodi cancellati?), sperando nelle vendite della versione americana e nella "pietà" di Namco verso la povera fanbase xenosaghiana. Ci serve veramente un Xenosaga Episode IV.

Comparto narrativo
Sceneggiatura:
85
Nonostante alcune cose siano solo accennate, nel complesso la trama è veramente molto buona, penalizzata solo da uno script inadeguato che necessita assolutamente del database per capirne tutti i risvolti. Il voto è leggermente penalizzato anche dal fatto che per comprenderla a pieno servirebbe conoscere anche A Missing Year e Pied Piper, altrimenti sarebbe un 90 secco. Il finale è uno dei migliori mai visti.

Personaggi: 90
Nonostante alcune cose su Wilhelm siano lasciate oscure e un personaggio appaia più stereotipato del dovuto, il resto è sul livello del solito Xenosaga. Menzione d'onore ai momenti drammatici, resi ottimamente.

Script: 75
Quello del primo DVD è buono, ma nel secondo dvd risulta troppo affrettato. Le reazioni dei personaggi non sono sempre naturali come dovrebbero essere, e troppe cose sono lasciate alla lettura del database. Penalizzato anche dalla traduzione, ogni tanto non adeguata.

In Sci-fi We Trust

Graficamente il gioco si presenta come uno dei migliori titoli per PS2 e c'è stato un grandissimo passo avanti rispetto al discreto Episode II (che tranne per le ambientazioni, sembrava addirittura peggio del primo gioco). Le cut scenes sono le più belle di sempre. Le animazioni sono splendide, le espressioni facciali sono qualcosa di mai visto prima (nemmeno in giochi high budget tipo Final Fantasy) e la regia è come da tradizione impeccabile. La versione JAP in alcuni dei primi filmati soffriva di cali di framerate, ma sembra che nella versione USA il tutto sia stato ottimizzato. I rallentamenti sono veramente minimi. Anche il passaggio da cut scenes a text boxes pare migliorato nella versione occidentale. Potete salutare con piacere anche le scene da Space-rangers che avevano caratterizzato in parte Ep II: addio E.S. in trasformazione stile Megazord, inseguimenti in macchina ecc. Le cut scenes sono sempre nei momenti più adatti, mai inutili o ai fini di mera spettacolarità (forse solo quella dello scontro di T-elos e KOSMOS, ma sinceramente non posso e non voglio lamentarmi). I personaggi durante i text boxes sono rappresentati con la grafica di gioco, in generale carina e abbastanza dettagliata. Le animazioni sono buone anche in questo caso, nonostante manchino per esempio i movimenti delle labbra (che si noterebbero in rare situazioni comunque). Forse però qualche animazione in più per il modello poligonale dei personaggi non avrebbe guastato, visto che sono un po' monotoni da questo punto di vista. Cut scenes e text boxes si integrano bene durante tutto il corso del gioco, solo verso alla fine forse avrebbero potuto migliorare alcuni passaggi.

Nuovo Xenosaga, nuovo design. Per fortuna, siamo BEN lontani da quello pessimo di Xenosaga II. Lo ritengo il character design più equilibrato dei tre, senza i nani deformi del primo episodio (sto guardando te, Jr.) ma nemmeno i personaggi inguardabili del secondo (Shion e KOSMOS, qui sto parlando di voi). Nonostante ci sia stato un ignocchimento generale (i fan service, come la doccia di Shion, si sprecano), lo spirito originale sembra essere stato mantenuto. Alcuni potrebbero storcere il naso verso le mai così piccole swimsuit (costumi da bagno che possono essere utilizzati come costume alternativo dopo averli ottenuti), le lotte tra due androidi del gentil sesso tutt'altro che metalliche, ma penso che ai fan tutto ciò farà solo piacere. Anche gli E.S. e i mech vari sono molto migliorati in questa saga, arrivando finalmente al livello di quelli di Xenogears. Da menzionare, però, una certa monotonia nel design dei mostri comuni. Invece i boss, soprattutto con gli E.S., sono tra i più belli visti (citazioni comprese).

In battaglia tutto scorre via liscio come l'olio. I caricamenti sono ISTANTANEI, niente rallentamenti anche nelle situazioni più concitate e buonissimi effetti di luce. Se vogliamo proprio trovare un difetto, le tecniche dei personaggi avrebbero potuto essere un po' più articolate. Alcune delle più avanzate sono molto belle, ma all'inizio sembrano semplicissimi attacchi.

Ma la parte in assoluto migliore del gioco, a mio parere, sono le ambientazioni. Episode I era abbastanza medicore da questo punto di vista e, nonostante Episode II avesse fatto qualche passo avanti, proponendo almeno una certa diversità, la saga non aveva mai brillato in questo aspetto. Episode III invece è una svolta cruciale. L'atmosfera Sci-Fi è veramente tangibile (Fifth Jerusalem è l'esempio più lampante), le città, nonostante non siano molto più grandi delle precedenti, appaiono finalmente VIVE, complice il nuovo sistema di dialoghi (le finestre di dialogo si aprono automaticamente al passaggio del personaggio, e per continuare la conversazione basta premere quadrato). I dungeon anche in questo caso sono i migliori dall'inizio della saga. Da notare soprattutto la grande diversità nel design e nelle ambientazioni. Si passa da templi antichi, a foreste, a basi militari, a locazioni nella realtà virtuale fino ad arrivare all'impressionante architettura del dungeon finale. Da rimanere senza fiato. Anche in questo ambito le citazioni al fratello maggiore, Xenogears, si sprecano. Soprattutto una particolare stanza dell'Abel's Ark. Davvero mozzafiato!

Grafica
Aspetti tecnici: 90
Caricamenti instantanei, animazioni splendide, buoni effetti di luce. Sia nei filmati che utilizzando il motore di gioco, Xenosaga III da una lezione grafica a la maggior parte dei giochi PS2, ritrovandosi per quanto mi riguarda sul livello del mostro Square Enix, Final Fantasy XII.

Design: 85
Il design dei personaggi è un grandissimo passo avanti da Ep II, nonostante personaggi femminili come Shion siano ben lontani da Episode I. Migliorato anche il design degli E.S. e dei mech incontrati durante il gioco. Un po' troppo poco vario il design dei nemici comuni.

Ambientazioni: 90
Le migliori della saga. L' atmosfera Sci-fi è resa stupendamente e la varietà nei dungeon non ha rivali negli ultimi rpg usciti quest'anno. Oltre a qualche raro calo di stile, il tutto è impeccabile. Niente da dire. Complimenti, Monolith.

The prelude to the tragedy
Con l'abbandono di Mitsuda, si poteva pensare che la saga per quanto riguardasse la musica non avesse più niente da dire. Fortunatamente, non è così. Yuki Kajiura è tornata, e con uno dei suoi lavori più ispirati di sempre. Il primo dvd parte un po' in sordina, nonostante la tristissima The prelude to the Tragedy come opening. Pezzi carini, ma che non rimangono nella mente del giocatore. Più vicini a Xenogears come stile che ai due precedenti episodi della saga. Molto malinconiche, ma sempre troppo pacate, niente che possa rivaleggiare con il Maestro Mitsuda. Ma è con l'andare avanti che viene mostrata la vera forza di questa compositrice. Con il ritmo che accellera sempre di più, le musiche si fanno più epiche, forti, che colpiscono il giocatore al cuore. Dagli ultimi capitoli del primo DVD in poi, la Kajiura mostra di essere stata degna di fiducia dopo Episode II. Il secondo dvd è, a mio parere, un tripudio. Finalmente dei BGM degni per i dungeon (bruciatela la musica elettronica del secondo episodio, vi prego!), per non parlare delle cut scenes. Ma la cosa in assoluto migliore sono sicuramente i battle theme dei boss. Lo dico fuori dai denti: sono i migliori battle theme di sempre. Godsibb, Promised Plan, Hepatica, Fatal Fight. Stupendi. Non male nemmeno Maybe Tomorrow, l'ending theme, nonostante gli splendori come Small Two Pieces e Kokoro di Joanne Hogg siano BEN lontani.
L'OST è senza difetti allora? No, purtroppo. Come ho già detto, il primo DVD nelle parti iniziali non è affatto perfetto, anzi. In alcune situazioni siamo lasciati senza musica addirittura (un po' come accadeva in Episode I). E si sente la mancanza di un battle theme normale sul livello di quelli di Yasonuri Mitsuda del primo episodio. Ma nel complesso, Yuki è stata completamente promossa. E un suo ritorno in Episode IV non mi potrebbe fare che piacere.

Gli effetti sonori del gioco sono il vero difetto del comparto audio. Non sono brutti, tutt'altro. Ma sono veramente troppo forti e purtroppo non si può modificare il volume. Veramente un peccato, perché quei dannatissimi passi rischiano di non far sentire le musiche di sottofondo del gioco. Anche nelle battaglie, le esplosioni sono veramente forti e bisogna abbassare il volume per evitare dannni all'udito. Un peccato. Bastava un piccolo sforzo in più e sarebbe stato tutto perfetto.

Infine, ecco l'argomento forse più delicato: il doppiaggio. Diciamolo subito. Non è ai livelli di quello giapponese. Ma diciamo anche un'altra cosa: è molto meglio di quello di Episode II. Per questo episodio sono tornate le doppiatrici originali delle due protagoniste, KOSMOS e Shion. Alleluia! Senza mezzi termini, non c'è proprio paragone con le due galline di Ep II. Finalmente KOSMOS ha la voce che le spetta e Shion ha abbandonato quell'aria da meretrice dei poveri. Gli altri personaggi sono quelli di Episode II, la cui maggior parte doppia i rispettivi personaggi fin dal primo episodio (Jin, Ziggy, Jr., Gaignun, Albedo, Margulis, Virgil). Per chaos e MOMO tornano quelli di Episode II, ma entrambi sono molto più simili alle loro controparti in Xenosaga I e fanno bene il proprio lavoro. Peccato che nelle cut scenes sembra che ogni tanto che i doppiatori aspettino il passaggio della riga prima di continuare a parlare, il che toglie quella naturalezza del doppiaggio JAP, che a mio pare come qualità è inarrivabile.

Sonoro
Musiche: 85
Con un battle theme più emozionante e una maggior forza nelle prime parti di gioco sarebbe stata perfetta. Buono l'Ending Theme. Non raggiunge lo splendore di Mitsuda, ma l'OST è sicuramente più completa in questo episodio. I migliori boss battle theme di sempre.

Effetti Sonori: 70
Belli ma.. abbassate quel volume!

Doppiaggio: 90
Vecchi e nuovi doppiatori danno vita ai personaggi in modo superbo, nonostante l'inferiorità alla controparte giapponese e all'innaturalezza in alcuni casi, fortunatamente rari.

Xenosaga con un buon gameplay? Sì, non è un miracolo
Parlando di gameplay, Xenosaga non è mai brillato particolarmente. Ma finalmente in questo ultimo episodio Monolith è riuscita a creare un gameplay bilanciato e veloce. Via combinazioni, combo, up e down di Episode II. In Xenosaga III vi troverete di fronte ad un classico sistema a turni, infarcito da due "novità" interessanti. Il break e il boost. Il primo consiste in una barra vicino agli HP, sia di nemici che di personaggi principali, che si riempie mano a mano che subiscono colpi. Quando raggiunge il massimo, il personaggio cade in status Break. In pratica, non può agire per due turni e si subiscono più danni del normale. Ovviamente, esistono tecniche specifiche volte a danneggiare più la barra break che quella dei punti vita. Il Boost invece consiste nella possibilità di cambiare la turnazione della battaglia aggiungendo un turno a proprio carico. Per farlo bisogna utilizzare un barra di boost (normalmente il massimo disponibile è 3, anche se con alcuni oggetti si può arrivare fino a 8), che viene caricata infliggendo danni agli avversari. Le abilità dei personaggi sono divise in Ether (le classiche magie) e Tech (tecniche fisiche con diversi effetti e utilità). Quest'ultime devono essere scelte riflettendo sulla tipologia di nemico e sulle sue debolezze, altrimenti si rischia di far durare un combattimento ore. Oltre a Tech e Ether, sono presenti anche le Special, dei colpi speciali dalla forza molto elevata che permettono, uccidendo il nemico, di guadagnare molta più esperienza. Per utilizzare questi colpi è necessario pagare un certo numero di barre di boost (da 2 fino a 4). Il dubbio se utilizzare il prezioso boost per colpi come le special o per aggiungere nuovi turni al giocatore da una spinta strategica in più al battle system. Inizialmente, anche per lo scarso numero di abilità, i combattimenti sembrano un continuo schiacciare cerchio (il tasto di selezione), ma con l' acquisizione di nuove tecniche e magie proseguendo si viene a creare un buon battle system, sicuramente superiore ai precedenti, molto veloce e gradevole. Fanno eccezione alcune battaglie nell'ultimo dungeon, veramente eterne senza Erde Kaiser.
Questa volta gli E.S. hanno un battle system tutto per loro. E che battle system. Anche se inizialmente può apparire troppo semplici, con il proseguire del gioco risulta essere molto più divertente di quello dei personaggi. I mech potranno essere equipaggiati con nuove armi nel corso del gioco. Ogni arma per essere utilizzata ha bisogno di nun certo numero di carburante, e il mech ha un tot carburante utilizzabile per turno (il cui numero può essere upgradato andando avanti e comprando nuovi generatori). In più, è stato introdotto un sistema di Anima Awakening. Uccidendo e ferendo i nemici una barra sale (inizialmente se ne può completare solo una per ogni mech, poi con lo sviluppo della storia fino a 3) e utilizzandola, si possono usare attacchi speciali dalla potenza inaudita, corrispondenti alle Special dei personaggi. Il meglio di questo battle system si ha contro i boss, anche se alcuni degli ultimi sono parecchio lunghi da affrontare.

Il sistema di sviluppo è cambiato da Episode II, E in meglio, grazie a Dio. Adesso ogni personaggio ha abilità specifiche, che possono essere acquisite in due modi: attravrso il level up e utilizzando le Style Line. Quest'ultime consistono in due rami di abilità (differenti per ogni personaggio) con in ogni "nodo" quattro abilità. I due percorsi specializzeranno il personaggio in ambiti diversi (Shion seguendo una sarà un personaggio di supporto prevalentemente, seguendo l'altro invece diventare un personaggio d'attacco). Per proseguire sul ramo, bisogna prima possedere tutte e quattro le abilità del "nodo" precedente. Con questo sistema, ogni personaggio risulta molto diversificato e bisogna scegliere il proprio party con giudizio. Fortunatamente, i membri non usati acquisiscono lo stesso l' 80% dei punti esperienza e SP dei combattenti, in modo che sia possibile utilizzare tutto il gruppo a seconda delle situazioni. Per proseguire nei nodi e imparare nuove abilità bisogna spendere SP, punti acquisiti insieme all'esperienza classica.

I dungeon sono infarciti con enigmi abbastanza carini, migliori dei precedenti episodi. Sono inoltre disponibili molte subquest, che portano ad ottenere costumi alternativi (le fantastiche swimsuit, più qualche sorpresina), oggetti parecchio potenti ed i classici equipaggiamenti finali per ogni personaggio. Sono presenti due boss opzionali che metteranno alla prova le vostre abilità e la vostra tenacia (per battere il boss opzionale con gli E.S. ci ho messo quasi un'ora). Da come avrete capito probabilmente, sono tornati anche i negozi (assenti in Episode II) ed ora le armi modificano il modello poligonale dei personaggi durante le battaglie. Una trovata carina, non c'è che dire, anche se non nuova nel panorama di rpg.

A livello di longevità, Xenosaga III è decisamente migliore di Episode II e sul livello di Episode I. Per completare l'avventura principale senza alcuna subquest vi ci vorranno una quarantina di ore, ma per finirlo al 100% si arriverà a sfiorare le 60 ore. Un record, per uno Xenosaga.

Nel complesso, Xenosaga III mostra come anche uno Xeno possa essere molto buono dal punto di vista del gameplay, e anche i più grandi detrattori dovranno ammettere che finalmente Monolith ha fatto centro. Rimangono alcuni difetti tipici della serie purtroppo: poca esplorazione, poche locazioni ed una grande linearità. Ma se siete pronti ad andare sopra a questi difetti storici, non avrete di che lamentarvi.

Gameplay
Battle System: 85
Un gran passo avanti rispetto ai precedenti Xenosaga. Sia il battle system dei personaggi che degli E.S. sono molto divertenti ed immediati. Il difetto più grande è che ci mettono parecchio a mostrare la loro vera potenzialità.

Sistema di sviluppo: 90
Il migliore della saga. Tutti i personaggi sono molto personalizzabili, le abilità sono tantissime e piè e più volte sarete indecisi su chi usare. E' proprio quello il bello: non ci sono personaggi inutili in questo gioco. Sono tutti forti, bisogna solo scegliere la propria strategia.

Altro: 85
Buoni enigmi, numerose subquest mai frustranti e con premi veramente validi, un minigioco come il GeMiX, longevo e impegnativo, una longevità nella media e dei boss opzionali di tutto rispetto lo rendono il più divertente Xenosaga. Peccato che permangono difetti storici: addio esplorazione e poche locazioni citadine. E molti, molti filmati (è un difetto?).

Conclusioni: Maybe Tomorrow
Giunti alla conclusione di questa recensione, non si può fare una menzione speciale del database, creato da Tetsuya Takahashi. Se si dovesse valutare numericamente, il 100 sarebbe d'obbligo. Un marchio indelebile di un genio, su una saga che non sempre ha avuto il riconoscimento che si meritava, e che purtroppo, però, spesse volte ha anche commesso gravi errori.

Cosa c'è d'altro da dire? Avrete sicuramente capito che a mio parere questo Also sprach Zarathustra è migliore dei due capitoli precedenti in quasi tutti gli aspetti. E' nel contempo un peccato e una gioia che la saga probabilmente debba finire con questo botto. Un peccato perché si poteva fare meglio prima, e perché non si potranno vedere questi miglioramenti in altri giochi. Una goia perché forse questi miglioramenti avvicineranno molte più persone alla saga. Non è certo un gioco da casual gamer, ma se vi farete prendere da questo mondo, sono sicuro che alla fin fine ne sarete soddisfatti.

Goodbye Xeno, speriamo di rivederti in una delle console generation. Non importa su che macchina, con Namco, Square, Mist Walker. Io almeno ci spero, in questa specie di sogno irrealizzabile. Spero che possiate crederci anche voi.
Come dice Shion, nella conclusione della trilogia:
"And even if everything is already pre-determined, it's not something we supposed to be sad about. On the contrary... The Future is overflowing with Hope. And we have infinite paths to choose from."

Ah volevate un voto? Scusate, ecco ai sopravvissuti l'arduo premio.

Xenosaga Episode III: Also Sprach Zarathustra
Voto finale (Non media matematica):
89